Giochi d’arte e amplessi d’amore

E’ un viaggio “con…” la raccolta di quindici lavori per quindici opere che Rosanna Di Marino mette in esposizione. E’ un viaggio di coppia, espresso in prevalenze cromatiche, dove giochi di osmosi diventano compenetrazione in altrui percorso storie di una quotidianità nella quale oscillano storie diverse e parallele… uguali di lei e di lui, E’ un viaggio nel quale l’autrice dispiega tutta la sua capacità di comunicare in sintesi cromatiche, esaltate dalla tangibile materialità degli elementi adoperati. Così il rosso passione per antonomasia è appannaggio di “lei”, quale espressione ancestrale di un raccoglimento familiare e a donazione di quell’amore intenso, profondo che solo una donna sa esprimere e portare a completamento di percorsi “con…”. Per “lui” è l’azzurro modulato, espanso in materie anche qui ampiamente visibili e tangibili a corona di una serena protezione diffusa verso quanti e quanto circonda un diverso e integrato quotidiano in coppia. Da queste premesse, Di Marino si muove per i suoi giochi d’arte con accavallamenti, fusioni degli esseri, non solo in termini di comprensione spirituale, ma anche materiale, sovrapponendo gli elementi in un amplesso d’amore generatore di altre esistenze. Un gioco che si articola senza nervosismi nell’esaltazione della passione di corpi e di anime, in contesti sociali dei nostri giorni. Quei ritagli ordinati di giornali su cui si intravedono lacerti di notizie, a diversità di caratteri e impaginazione, sono l’elemento di fusione con il mondo che, giorno dopo giorno ritma la vita in due scandisce il viaggio verso un futuro di speranza. Simbolo è l’opera in tre quadri, ad alleviato andante dove “lui e lei”, affiancati lasciano l’orma di una loro scarpa in un preoccupante presente; il solo tacco è il successivo passo di speranza ad ingresso, a piedi nudi, in un futuro di calma distesa. E alla memoria sovvengono altri viaggi dell’anima, come quello di Francesco D’Assisi verso la libertà di spirito e la liberazione di beni materiali per una completezza di unione nella scelta dell’altro, confine d’amore. Anche qui il cammino è a due, quasi a voler sottolineare la necessità del reciproco sostegno in quello che non è certo un viaggio facile. E primeggiano gli amplessi, quelle piccole tavole(lui) raccolte in tenero abbraccio di tavola più ampia (lei), alcova d’amore universale, che sa scegliere (e difendere) il modo di stare insieme. La forza della vita che si manifesta soprattutto in chi genera la vita! Poi è l’opera in quattro movimenti su sfumati scenari quotidiani (ritagli di giornali) posti quasi a filigrana di eventi. Su nero esaltante il messaggio cromatico è la vita della donna in movimento. Il quadrato centrale articola la sua posizione in tre movimenti iniziali, nei quali anche il nero di fondo, nell’andante, muta la sua compatta intensità a mostra dell’invisibile latente. Poi il chiarore dell’ultimo atto divenuto tondo solare, dove tutto è luminescenza, intellegibile, ricchezza di speranza. La vita continua, soprattutto nelle trasformazioni dell’incubazione. Un processo che solo una donna può garantire dopo il viaggio breve o lungo che sia, compiuto “con…”. Due volti definiti da due distinte tavole in acrilico svelano le loro fattezze nell’alba di un sogno… Inizio di una storia tra compagni di viaggio verso nuove scoperte di passione? L’intensità degli sguardi riportano la mente e il cuore, a quei mai sopiti palpiti d’amore di cui si alimenta il grande respiro dell’universo.

Vito Pinto – giornalista e critico d’arte.

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